Lettera a Babbo Natale da un formatore inquieto

Caro Babbo Natale, voglio chiederti un po’ di doni per il mio lavoro quest’anno, che sono cose che mi servono sempre ma tu passi per le case in questo periodo e quindi ne approfitto.

Mi presento: sono un formatore che si pone sempre il problema di “ripensare” le cose.

Ma il ripensare le cose pone dubbi, incertezze e rende inquieti.

Quindi come primo dono ti chiedo: potresti aiutarmi a risolvere i miei dubbi e rispondere ad alcune domande?

Gli interrogativi che mi girano nella testa sono:

  • Quando preparo docenze o materiali per l’e-learning, il mio obiettivo è la ricerca della conoscenza? Oppure la stella polare sono i miei studenti? O sono le aziende e i futuri datori di lavoro?
  • Ho la responsabilità etica di ascoltare e dare spazio ai suggerimenti e alle aspettative degli studenti, oppure devo rispondere alle esigenze e alle aspettative del mercato del lavoro?
  • È nostro compito rappresentare una maggiore DIVERSITÀ (INCLUSIVITÀ), che porta molteplici visioni del mondo, dei valori, delle prospettive, degli stili cognitivi e di esperienze nei processi di risoluzione dei problemi? In questo modo riusciremmo a generare soluzioni più solide?

Come vedi ripensare le cose può condurre su strade impervie e non so se sia giusto oppure, come dice il cantante,  considerare che forse “è solo un tarlo di uno che ha tanto tempo ed anche il lusso di sprecarlo”

Ti chiedo comunque come ulteriore regalo un pensiero sempre più critico per riuscire a sintonizzarmi con gli allievi e riconsiderare il mio approccio alla formazione.

Perché vorrei riuscire a sperimentare con gli allievi una didattica di integrità e interconnessione che permetta di scoprire verità più profonde sul nostro mondo. La curiosità infatti porta scoperte casuali, che sono l’epifania che sta dietro l’auto-apprendimento.

E per finire….

Aiutami a trasmettere agli allievi delle mie aule la capacità di imparare che attraverso la condivisione possiamo intravedere la connessione con l’eterno, di scoprire il significato di personalizzato e socializzante, di vedere l’ordine nel caos, di capire la direzione nell’ambiguità e di riconoscere la bellezza duratura di fronte all’incertezza.

Con riconoscenza, sempre tuo

Nazario

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